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Nutrire la Città che Cambia terzo anno: #verduresotiche in Lombardia: giusto e possibile

News Cia· Nutrire la citta che cambia

26 Nov

verdure cereali autoctoni esotici cia milanoConvegno all’Acquario Civico il 27 novembre 2015 dalle 17 alle 20

“E’ possibile, oltre che giusto, produrre verdure esotiche nella Città Metropolitana di Milano e nelle zone limitrofe, il raccolto di quest’anno – ha dichiarato Dario Olivero presidente provincia Cia Città metropolitana di Milano – ci ha dimostrato una buona adattabilità per alcune specie, quindi possibilità di ricavarne reddito, per altre è necessario ancora sperimentare. Siamo partiti due anni fa con una ricerca che aveva accertato l’esistenza di un ampio mercato per questi prodotti, e che l’ulteriore sviluppo della filiera, a partire dalla produzione, può essere un vantaggio per tutti, operatori e consumatori, che siano nuovi italiani o milanesi intraprendenti e curiosi.
Di questo ampliamento dell’offerta varietale di prodotti freschi, che è sempre un arricchimento – ha spiegato il direttore provincia Cia Città metrolitana di Milano Paola Santeramo – si avvantaggiano tutti i cittadini, per il mantenimento della propria cultura, e per la qualità, che significa anche salute. Con le produzioni locali diminuisce l’impatto ambientale rispetto all’importazione da terre lontane, mentre per agricoltori e ristoratori si aprono nuove opportunità imprenditoriali e di crescita professionale”.
In questi anni di Nutrire la Città che Cambia è stata avviata in nove aziende agricole la coltivazione sperimentale di una selezione tra questi vegetali: Ampalaya (Momordica charantia L.), Rocoto (Capsicum pubescens Ruiz & Pav.), Ají Amarillo (Capsicum baccatum L.), Okra (Abelmoschus esculentus Moench.), Cilantro (Coriandrum sativum L.), Quinoa (Chenopodium quinoa Willd.), Kangkong (Ipomoea aquatica Forssk.), Melanzana africana (Solanum aethiopicum L.), Camote (Ipomoea batatas L.), Daikon (Raphanus sativus L. var. longipinnatus)
Le produzioni che hanno avuto migliore adattabilità sono: cilantro, okra, ampalaya e daikon.
In questi anni si sono aggiunti nel progetto, con nostro grande piacere, anche l’orto scolastico della Scuola Elementare Casa del Sole Ex Trotter, e l’OrtoComune di Niguarda, dove ha lavorato anche un rifugiato, che, grazie alle sue conoscenze specifiche, ha aiutato gli abitanti a migliorare le rese delle coltivazioni di verdure esotiche.
Alcune storie di Nutrire la città che cambia sono presenti sul blog MilanoEsotica

Nutrire la Città che Cambia è un progetto triennale di sperimentazione colturale di ortaggi esotici che si svolge in aziende agricole lombarde promosso da Ases, Associazione Solidarietà e Sviluppo, cofinanziato da Confederazione Italiana Agricoltori, con l’assistenza scientifica dell’Università di Milano, patrocinato da Comune di Milano ed Expo 2015 e sostenuto da Fondazione Cariplo.

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