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Accordo di partenariato tra Cia e Federbio Servizi per promuovere l’agricoltura biologica

martedì, 03 Ottobre 2017 15:38

L’intesa siglata dai presidenti delle due organizzazioni, Scanavino e Carnemolla, allo scopo di offrire un catalogo di servizi dedicati e integrati: dalla gestione degli adempimenti burocratici al miglioramento aziendale alle opportunità di finanziamento.

Roma, 3 ott – Garantire la fornitura di servizi integrati di assistenza, consulenza e formazione alle imprese biologiche e a quelle in conversione in un’ottica di collaborazione funzionale. Questo l’obiettivo dell’accordo di partenariato tra Cia-Agricoltori Italiani e Federbio Servizi, sottoscritto oggi a Roma dai rispettivi presidenti Dino Scanavino e Paolo Carnemolla.

In base all’intesa, le due organizzazioni si impegnano a lavorare insieme per creare un catalogo di servizi dedicati e una rete di tecnici esperti bio per aiutare e sostenere le aziende agricole del settore in ogni fase del processo di filiera biologica.

Nel dettaglio, Cia e Federbio Servizi intendono offrire alle imprese la corretta gestione degli adempimenti obbligatori connessi con il processo amministrativo e di certificazione, attraverso l’istituzione di un sistema CAA-Cia Biologico di riferimento che garantisca un’adeguata scelta di: organismo di controllo, compilazione di notifica, PAP, Registri obbligatori, presentazione Domande (Unica e PSR), collegamento alla Rete dei consulenti che devono operare a livello di comprensorio territoriale.

In più, le due organizzazioni prevedono servizi di consulenza mirati al miglioramento dell’efficienza aziendale e all’innovazione, con la creazione di un piano di ottimizzazione delle risorse e delle opportunità: mezzi tecnici e meccanici, analisi del terreno, scelta delle migliori strategie produttive. Lo scopo, si legge nel testo dell’accordo,  è guidare l’impresa nella valorizzazione delle vocazioni proprie e di area e nel risolvere le problematiche legate all’agricoltura biologica, aumentando al contempo la competitività dell’azienda stessa: dalla scelta di nuove varietà, all’introduzione di nuove tecniche agronomiche e attrezzatture all’avanguardia fino alla selezione del canale commerciale.

Congiuntamente Cia e FederBio Servizi ricercheranno opportunità di finanziamento per poter offrire i servizi agli agricoltori in forma gratuita o agevolata.

Per far conoscere e rafforzare questi nuovi strumenti dedicati alle aziende bio, sarà realizzato un marchio ad hoc; verrà predisposto materiale divulgativo e promozionale e si terranno incontri e seminari su tutto il territorio nazionale sulle opportunità del biologico.

 

Maltempo, Cia: agricoltura ko tra danni diretti e invenduto, ora il freddo “gonfia” i prezzi al supermercato

giovedì, 19 Gennaio 2017 09:40

Aumenti oltre il 200% per zucchine e bietole, raddoppiati i listini di lattuga e pomodori datterino. Settore primario in emergenza: alle perdite di ettari ed ettari di coltivazioni “gelate”, si aggiunge la mancata commercializzazione per le difficoltà di circolazione e logistica. Il presidente Scanavino: “Bisogna stare attenti alle speculazioni”.

Roma, 12 gen – La gelata drammatica di inizio anno rischia di penalizzare non solo gli agricoltori, ma anche i consumatori. Freddo e neve hanno messo in ginocchio migliaia di imprese agricole soprattutto al Sud, dove si produce il 61% degli ortaggi italiani e il 97% degli agrumi nazionali. Produzioni intere falcidiate dal maltempo o bloccate nei magazzini aziendali per le cattive condizioni stradali, che hanno rallentato fortemente la circolazione dei tir e quindi le consegne di prodotti freschi lungo la filiera. La conseguenza di questo “mix” di fattori è un rialzo immediato dei prezzi al consumo, con aumenti che sono arrivati anche al 230% per zucchine e bietole. Lo afferma la Cia-Agricoltori Italiani.
In base alle rilevazioni del Mercato Ortofrutticolo di Fondi (MOF), tra gli incrementi maggiori rispetto allo spesso periodo del 2016 ci sono il +233% delle zucchine siciliane, il +236% della bietolina laziale, il +180% della cicoria, il +100% della lattuga cappuccia, il +83% dei pomodori datterino. Ma rialzi superiori al 60% hanno coinvolto anche cavolfiori, rape e carciofi soprattutto pugliesi.
Le perdite per l’agricoltura sono enormi ricorda la Cia. Le nostre stime, in continuo aggiornamento, già parlano di 700 milioni di euro tra danni alle produzioni e alle strutture e mancata commercializzazione. Dove le coltivazioni non si sono “gelate”, l’ondata di gelo eccezionale ha reso impraticabili molte strade rurali e interpoderali, soprattutto in collina e nelle zone montane, rendendo molto difficoltosi gli spostamenti di merci dalle imprese agricole. Con effetti diretti sugli scaffali dei supermercati. “Ma bisogna stare attenti alle manovre speculative avverte il presidente nazionale Dino Scanavino. Aumenti eccessivi dei prezzi dei prodotti freschi (soprattutto ortaggi e verdure) non sono giustificabili, anche perché le quotazioni sui campi non hanno subito alcun aumento. Per questo sollecitiamo le autorità competenti a intervenire per stroncare qualsiasi rincaro e comportamento scorretto lungo la filiera”.

La filiera zootecnica si rilancia anche superando la burocrazia Aia

venerdì, 18 Marzo 2016 10:03

Il presidente nazionale della Cia Dino Scanavino dopo la nomina di Maddè: “Ormai è un ente che aumenta la burocrazia e appesantisce il sistema. Serve un cambio di passo, con una struttura snella che possa favorire la ripresa del settore”.

Prendiamo atto della nomina del nuovo direttore dell’Associazione italiana allevatori, consapevoli che, nel corso degli anni, le finalità dell’Aia sono venute meno. Così il presidente nazionale della Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, dopo la nomina di Roberto Maddè, già direttore di Coldiretti Toscana, al vertice dell’Aia.

L’Associazione, all’opposto degli obiettivi che l’hanno ispirata, è ormai un ente che grava sulla zootecnia e che, aumentando la burocrazia, finisce con l’appesantire il sistema. Il tutto, in una fase già di per sé difficile e delicata per gli allevatori italiani sottolinea Scanavino. Fortunatamente, il nuovo quadro comunitario unito alla delega al Parlamento per la riforma del sistema allevatoriale, lasciano prefigurare all’orizzonte una concreta opportunità di semplificazione.

Quanto più riusciremo a cogliere tali opportunità, tanto più anche gli allevatori italiani, come accade in altri Paesi, potranno contare su una struttura snella che, al contrario di oggi, potrà agevolare il rilancio competitivo di una delle filiere più strategiche del made in Italy agroalimentare. I prezzi del latte mai così bassi negli ultimi anni, la crisi delle carni suine, la pressione delle importazioni di bovini, le conseguenze degli embarghi conclude il presidente della Cia richiedono con urgenza un cambio di passo e risposte concrete, a partire dal fronte dell’assistenza tecnica alle aziende zootecniche.

Intesa sul prezzo del latte, primo passo per difendere il reddito

venerdì, 27 Novembre 2015 08:53

panoramica mucchePresidente Scanavino: questi mesi di distensione usiamoli per realizzare aggregazione di prodotto e riqualificazione dell’offerta

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Carta di Milano, i contadini siano al centro di Expo 2015

mercoledì, 29 Aprile 2015 07:26

Carta di MilanoIl presidente Scanavino: “I contadini siano al centro dell’Expo. Il destino del mondo è nei territori”. A tre giorni dall’apertura dell’Expo c’è il rischio concreto che gli agricoltori, i veri protagonisti della sfida del millennio “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, finiscano in secondo piano. Per questo la Cia oggi nel capoluogo lombardo, dove all’Università Statale si è tenuta l’ultima sezione per la stesura della “Carta di Milano”, ha posto con forza la questione della centralità dei contadini.

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