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Consumi, Cia: cibo Made in Italy “must” per gli stranieri, che non conoscono però il 95% dei nostri prodotti

giovedì, 29 Settembre 2016 15:05

verdure cereali autoctoni esotici cia milanoIl presidente Dino Scanavino a Roma alla Stampa Estera: “Non si può puntare solo sul ‘km zero’, stiamo relegando le nostre produzioni d’eccellenza alla vendita nei mercatini rionali. Ma questa strategia blocca un potenziale da 70 miliardi d’euro in export”.

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Export agroalimentare: +9 miliardi nel primo trimestre 2016

martedì, 17 Maggio 2016 12:55

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La Cia commenta i dati diffusi oggi dall’Istat: in un quadro di flessione generalizzata, il settore agroalimentare si muove in controtendenza e registra un incremento di export del 2% segnando performance positive sia nell’area Euro che sul mercato Usa.

In un contesto di generale flessione della domanda estera (-1,7% nel primo trimestre), l’export agroalimentare si muove in controtendenza, guadagnando circa 2 punti percentuali su base annua e arrivando a sfiorare quasi 9 miliardi di euro nei primi tre mesi del 2016. Qualora tale trend fosse confermato a fine anno, il valore di prodotti agricoli, cibi e bevande Made in Italy esportati nel mondo si avvicinerebbe a 38 miliardi di euro. È questa la lettura dell’Ufficio Studi della Cia-Agricoltori Italiani degli ultimi dati Istat sul commercio estero diffusi oggi.

Secondo le analisi dell’Ufficio Studi, lo sbocco comunitario continua a rappresentare la principale meta delle esportazioni nazionali, con un valore che supera i 5,9 miliardi di euro. La Germania si conferma la prima destinazione dell’export italiano, seguita da Francia e Regno Unito. Tuttavia, in termini di crescita tendenziale, è il mercato Usa a far registrare una delle performance trimestrali più significative: +4,4% per i prodotti alimentari e +23% quelli agricoli. Sul fronte russo, invece, nonostante una ripresa relativa delle esportazioni agricole nell’intervallo gennaio-marzo 2016, rispetto al periodo pre-embargo, l’agroalimentare Made in Italy si è più che dimezzato e ha perso circa 83 milioni di euro.

Il presidente di Cia-Agricoltori Italiano Dino Scanavino afferma: “Le aziende agricole italiane dimostrano ancora una volta di essere pronte alla sfida dei mercati internazionali, fornendo il loro contributo alla bilancia commerciale estera. Ma la positiva performance delle esportazioni di inizio anno deve rappresentare un punto di partenza e non essere visto come un arrivo. L’ambizioso traguardo di 50 miliardi di esportazioni agroalimentari entro il 2020 passa necessariamente attraverso il maggior protagonismo delle imprese agricole e la centralità del proprio ruolo all’interno delle dinamiche di filiera”.

Inoltre, continua il Presidente: “occorrono risposte sul fronte commerciale e diplomatico, a partire dalla risoluzione della crisi russa, che sta penalizzando fortemente le nostre produzioni e che, in vista dell’approssimarsi della campagna estiva, rischia di aggravarsi ulteriormente. Se non si lavora urgentemente in questa direzione, i risultati positivi sui mercati esteri rischiano di veder vanificati i loro effetti e le potenzialità di restare inespresse”.

Latte italiano e Dop alla 225^ Fiera di Codogno

giovedì, 12 Novembre 2015 10:12

Fiera di CodognoLunedì 16 novembre anteprima con convegno sulla filiera lattiero-casearia, martedì 17 e mercoledì 18 saremo presenti con uno stand al quartiere Fieristico “G. Vezzulli” (Viale Medaglie d’Oro, 1), per la 225^ edizione della Fiera agricola, rassegna di zootecnia, allevamento del bovino da latte e del suino.

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Ucraina: da blocco Russia ricadute su “made in Italy”

giovedì, 07 Agosto 2014 15:03

La Cia preoccupata per la decisione che coinvolge in primis Ue e Usa. Domani riunione a Bruxelles con gli agricoltori del Copa-Cogeca.
L’annuncio della Russia di vietare le importazioni agroalimentari dai Paesi che hanno appoggiato le sanzioni dopo la crisi in Ucraina potrebbe avere pesanti conseguenze per la produzione ‘made in Italy’. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, spiegando che il blocco, della durata di un anno, coinvolge Unione europea e Stati Uniti, oltre a Paesi come Canada e Australia e riguarda dall’elenco ufficiale carne, pesce, ortofrutta, prodotti lattiero-caseari.
Solo nel 2013 le esportazioni italiane in Russia sono cresciute dell’8,2 per cento, per un valore complessivo di 10,4 miliardi osserva la Cia. In particolare, l’agroalimentare, con un fatturato di oltre 1 miliardo di euro, rappresenta il 10,3 per cento dell’export totale verso Mosca.
Questo significa che lo stop deciso dalla Russia avrà ricadute economiche rilevanti sul nostro Paese aggiunge la Cia mettendo a rischio certo il giro d’affari sul mercato russo di ortofrutta (per 131 milioni); carni fresche e lavorate (per 78 milioni); latte e derivati (per 51 milioni). A oggi invece il blocco non interessa prodotti come vini e spumanti, in costante crescita in Russia, con 260 milioni di fatturato e percentuali in aumento rispettivamente del 12 per cento e del 49 per cento nell’ultimo anno.
In ogni caso, la Commissione europea si sta già attivando sulla questione, che sarà tra i temi dell’incontro della Dg Agri con il Copa-Cogeca, previsto per domani a Bruxelles e a cui parteciperà anche il vicepresidente nazionale della Cia, Antonio Dosi. Resta alta la preoccupazione soprattutto per l’ortofrutta fresca evidenzia la Confederazione che oltre a non ricevere le necessarie riposte per la gestione della crisi in corso, rischia di venire ulteriormente danneggiata dal blocco deciso dalla Russia.

Riso: ok Governo sulla richiesta all’Ue della clausola di salvaguardia a difesa del “made in Italy”

venerdì, 18 Luglio 2014 13:30

riso_La Cia, protagonista con artigiani, industriali e mediatori di una settimana di mobilitazioni nelle principali aree risicole del Paese, saluta positivamente il documento Mipaaf-Mise inviato alla Commissione europea sull’impatto dell’import a dazio zero, in particolare dalla Cambogia.

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