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Consumi, Cia: cibo Made in Italy “must” per gli stranieri, che non conoscono però il 95% dei nostri prodotti

giovedì, 29 Settembre 2016 15:05

verdure cereali autoctoni esotici cia milanoIl presidente Dino Scanavino a Roma alla Stampa Estera: “Non si può puntare solo sul ‘km zero’, stiamo relegando le nostre produzioni d’eccellenza alla vendita nei mercatini rionali. Ma questa strategia blocca un potenziale da 70 miliardi d’euro in export”.

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Consumi: acquisti al palo fino a fine anno, bonus Irpef non basta

giovedì, 04 Settembre 2014 09:44

Crescono solo i discount e i negozi etnici.  La Cia in merito al Rapporto Coop 2014 “Consumi & Distribuzione”: serve un pacchetto di misure organiche di sostegno al reddito delle famiglie. Dall’inizio della crisi a oggi -13% acquisti di alimentari e bevande. Convenienza e flessibilità trainano le botteghe gestite da stranieri: per il 62% i prezzi sono più bassi.
Per rilanciare i consumi il bonus Irpef non è sufficiente, servono altri provvedimenti a tutela del potere d’acquisto. L’ennesima conferma arriva oggi dal Rapporto Coop 2014, secondo cui solo nel 2015 si invertirà la tendenza recessiva, senza comunque tornare ai livelli pre-crisi. E’ chiaro, quindi, che non bastano gli 80 euro in più in busta paga: è tempo di attuare misure organiche di sostegno alle famiglie, cominciando dalle fasce più deboli, tanto più che il reddito disponibile degli italiani è crollato dell’11 per cento nel periodo 2007-2013. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori.
Dall’inizio della crisi, ormai, un italiano su due è passato a prodotti più economici, in primis per la tavola, con una caduta degli acquisti di cibo e bevande del 13 per cento circa in 6 anni osserva la Cia. Le famiglie tagliano il superfluo ma anche lo spreco, approfittano di sconti e promozioni che oggi riguardano un terzo dei prodotti sugli scaffali e soprattutto ricorrono ai discount e ai piccoli negozi etnici.
Nel primo semestre del 2014 infatti spiega la Cia non solo i discount sono l’unica forma distributiva che cresce costantemente (+2,7 per cento), ma secondo le nostre analisi oggi convenienza e flessibilità trainano anche le botteghe gestite da stranieri, dove il 23 per cento degli italiani acquista generi alimentari, frutta e verdura: per il 62 per cento i prezzi sono più convenienti; per il 34 per cento conta la particolarità dei prodotti offerti; per il 22 per cento incidono anche gli orari più flessibili e dilatati rispetto ai negozi tradizionali.

I consumi rimangono bassi nonostante la frenata dei prezzi agricoli

lunedì, 14 Aprile 2014 10:30

Pasqua CIASecondo la Cia, il carrello della spesa resta vuoto anche se i listini si sono praticamente dimezzati nel giro di cinque mesi. Con la crisi, le famiglie hanno acquisito uno “stile d’acquisto” improntato al risparmio, che caratterizzerà anche le prossime festività: 4 su 5 festeggeranno il 20 aprile a casa, con un “taglio” alle specialità dolciarie tipiche (-9%) e un aumento del “fai da te” in cucina (+12%).

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