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Biologico, Cia: ai parlamentari europei chiediamo di votare “no”

venerdì, 24 Novembre 2017 10:44

L’ultimo appello dell’organizzazione agricola per bocciare il nuovo Regolamento: non contiene alcun miglioramento per i consumatori e penalizza l’agricoltura italiana

Roma, 21 nov – Domani il nuovo Regolamento europeo per il settore biologico affronterà il voto della Commissione agricoltura del Parlamento Ue. La Cia-Agricoltori Italiani rivolge un appello a votare “no” ai parlamentari europei che saranno chiamati a dare il via ibera al testo che regolerà le norme connesse all’agricoltura bio.
Il nuovo documento va bocciato sostiene la Cia perché non riforma nulla, soprattutto non apporta alcun miglioramento per i consumatori nel momento in cui non mette mano alle regole sulla contaminazione dei prodotti. Per la parte produttiva è addirittura peggiorativo, penalizzando il nostro Paese che è tra i più virtuosi nel rispetto dei disciplinari di coltivazione e, quindi, ci pone in una condizione di svantaggio competitivo.
Questo non è un Regolamento che riforma, ma un esercizio accademico che non serve. La Confederazione da sempre si è posta a tutela delle vere produzioni biologiche, perciò è meglio lasciare le cose come stanno e non procedere a una riforma del genere.
Chiediamo a tutti i parlamentari Ue un atto di responsabilità conclude la Cia per un comparto che in Italia è in costante crescita, con oltre 60 mila aziende impegnare e una superficie coltivata a biologico che sfiora il 15% del totale.

Accordo di partenariato tra Cia e Federbio Servizi per promuovere l’agricoltura biologica

martedì, 03 Ottobre 2017 15:38

L’intesa siglata dai presidenti delle due organizzazioni, Scanavino e Carnemolla, allo scopo di offrire un catalogo di servizi dedicati e integrati: dalla gestione degli adempimenti burocratici al miglioramento aziendale alle opportunità di finanziamento.

Roma, 3 ott – Garantire la fornitura di servizi integrati di assistenza, consulenza e formazione alle imprese biologiche e a quelle in conversione in un’ottica di collaborazione funzionale. Questo l’obiettivo dell’accordo di partenariato tra Cia-Agricoltori Italiani e Federbio Servizi, sottoscritto oggi a Roma dai rispettivi presidenti Dino Scanavino e Paolo Carnemolla.

In base all’intesa, le due organizzazioni si impegnano a lavorare insieme per creare un catalogo di servizi dedicati e una rete di tecnici esperti bio per aiutare e sostenere le aziende agricole del settore in ogni fase del processo di filiera biologica.

Nel dettaglio, Cia e Federbio Servizi intendono offrire alle imprese la corretta gestione degli adempimenti obbligatori connessi con il processo amministrativo e di certificazione, attraverso l’istituzione di un sistema CAA-Cia Biologico di riferimento che garantisca un’adeguata scelta di: organismo di controllo, compilazione di notifica, PAP, Registri obbligatori, presentazione Domande (Unica e PSR), collegamento alla Rete dei consulenti che devono operare a livello di comprensorio territoriale.

In più, le due organizzazioni prevedono servizi di consulenza mirati al miglioramento dell’efficienza aziendale e all’innovazione, con la creazione di un piano di ottimizzazione delle risorse e delle opportunità: mezzi tecnici e meccanici, analisi del terreno, scelta delle migliori strategie produttive. Lo scopo, si legge nel testo dell’accordo,  è guidare l’impresa nella valorizzazione delle vocazioni proprie e di area e nel risolvere le problematiche legate all’agricoltura biologica, aumentando al contempo la competitività dell’azienda stessa: dalla scelta di nuove varietà, all’introduzione di nuove tecniche agronomiche e attrezzatture all’avanguardia fino alla selezione del canale commerciale.

Congiuntamente Cia e FederBio Servizi ricercheranno opportunità di finanziamento per poter offrire i servizi agli agricoltori in forma gratuita o agevolata.

Per far conoscere e rafforzare questi nuovi strumenti dedicati alle aziende bio, sarà realizzato un marchio ad hoc; verrà predisposto materiale divulgativo e promozionale e si terranno incontri e seminari su tutto il territorio nazionale sulle opportunità del biologico.

 

Ases si occuperà anche di agricoltura sociale

martedì, 27 Giugno 2017 15:53

Ases L’Organizzazione non Governativa promossa da Cia si apre a nuove istanze oltre alla cooperazione internazionale, per questo ha rinnovato statuto e oggetto sociale.

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Pensioni: Quattordicesima 2016

lunedì, 11 Luglio 2016 07:57

quattordicesima pensioni 2016La quattordicesima spetta ai pensionati ultrasessantaquattrenni, secondo l’articolo 5, del decreto legge 2 luglio 2007, n.81. Per questa annualità, oltre ad essere nati prima del 1° gennaio 1952, i pensionati devono avere un reddito annuo non superiore a 9.786,86 euro (una pensione mensile non superiore a 752,83 euro circa).

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Vinitaly: la Cia punta sull’impegno sociale con i vini “solidali”

mercoledì, 13 Aprile 2016 09:37

Vini solidali Cia a VinitalyProdotti biologici di eccellenza, che abbinano all’alta qualità nella produzione, un forte contenuto sociale: sono i “vini solidali”, una realtà in costante crescita all’interno del panorama agroalimentare italiano. Questi prodotti sono stati al centro di un’importante iniziativa, organizzata dalla Cia-Agricoltori Italiani, durante Vinitaly: sono stati riconosciuti come patrimonio ad elevata valenza socio-economica che va valorizzato e difese e le cui traiettorie di sviluppo e crescita competitiva.

Un programma ricco d’interventi che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del viceministro delle Politiche agricole Andrea Olivero e di Cinzia Pagni, vicepresidente vicaria della Cia e di membro del Coordinamento nazionale del Forum dell’Agricoltura Sociale. Gli interventi  hanno posto l’accento sull’importanza dell’agricoltura che fa “welfare”: non solo opportunità economica, ma bene comune per la collettività, strumento concreto di riabilitazione e inclusione sociale.

L’Italia oggi si colloca ai primi posti dello scenario europeo con oltre 1.000 progetti e pratiche di agricoltura sociale all’attivo. Tantissime aziende associate alla Cia hanno già avviato e sperimentato questo nuovo modo di fare agricoltura, promuovendo l’offerta di servizi assistenziali e occupazionali a vantaggio di soggetti deboli (portatori di handicap,tossicodipendenti, detenuti, anziani, bambini) e di aree fragili (montagne e centri isolati) in collaborazione con istituzioni pubbliche e con il vasto mondo del Terzo settore.

L’agricoltura sociale, dunque, cresce nei numeri, contando oltre 4 mila addetti su tutto il territorio nazionale e toccando un valore della produzione di 200 milioni di euro.
In tale contesto, ha osservato la vicepresidente vicaria della Cia, “la realtà del vino 
solidale può rappresentare una nuova opportunità. La filiera del vino è senza dubbio un esempio vincente all’interno del settore agroalimentare. Dopo la crisi dell’etanolo, i produttori hanno saputo reagire e, attraverso sacrifici, lavoro e investimenti, hanno portato il vino tricolore sulle tavole di tutto il mondo, tanto che lo scorso anno le esportazioni sono valse circa 5,4 miliardi di euro. Ma il vino italiano vuol dire anche territorio, tutela del paesaggio e dell’ambiente. Un trinomio vincente che vede nell’ascesa del segmento del vino biologico una delle principali rappresentazioni. Con oltre 72mila ettari coltivati a vite, una produzione di uva che sfiora i 5 milioni di quintali, più di 1.300 cantine, vendite raddoppiate nell’ultimo anno: la produzione di vino con il metodo biologico rappresenta ormai una delle realtà più interessanti dell’agroalimentare nazionale. E se ai tanti punti di forza del vino si affiancano i valori dell’agricoltura sociale e del suo processo plurale, radicato nei luoghi, allora le potenzialità aumentano. Quindi quanto più saremo capaci di coniugare gli elementi produttivi con quelli della sfera sociale e di promuoverne la diffusione, tanto più il sistema vitivinicolo italiano e, con esso, l’agroalimentare, saranno più forti e competitivi sui mercati”

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