L’amministrazione si è impegnata pubblicamente per il futuro del territorio del Parco Agricolo Sud Milano e ha coinvolto nell’iniziativa gli alunni delle elementari
“Siamo molto contenti che un altro dei comuni attorno al capoluogo metropolitano abbia siglato la Carta di Matera, riconoscendo la vocazione produttiva primaria del proprio territorio, che si trova a dieci chilometri dal sito di Expo 2015. Ci è molto piaciuta l’iniziativa del sindaco Daniela Pallazzoli di far leggere ai bambini della scuola elementare le parti più simboliche e semplici del testo nel giorno del Ringraziamento agricolo.
Il documento – ha spiegato il presidente della provincia Cia Città Metropolitana di Milano Dario Olivero – sostiene il principio della rivalutazione dell’attività agricola in tutte le sue forme, della salvaguardia del suolo e dell’ambiente, della valorizzazione del rapporto tra territorio e prodotti tipici, e non ultima la richiesta di una semplificazione della macchina burocratica che pesa alquanto sull’attività dell’impresa agricola.
Nonostante le tante parole i dati del censimento 2010 sono allarmanti, in dieci anni le imprese nel milanese sono diminuite del 30% e la diminuzione non si è fermata negli ultimi quattro anni, nonostante il dinamismo di alcuni ambiti. A dare un ulteriore colpo di grazia le nuove infrastrutture come l’autostrada Brebemi e la Tangenziale Est Esterna di Milano, che potrebbero essere seguite dalla superstrada Cusago-Vigevano-Magenta, tra i parchi Agricolo Sud Milano e del Ticino, anche se per ora il tratto Abbiategrasso-Cusago sembrerebbe ancora sospeso nell’iter amministrativo.
L’adesione del Comune di Cusago alla Carta di Matera testimonia ancora una volta la propria volontà, già espressa pubblicamente in questi anni, di non voler ospitare questa infrastruttura, perché ha indirizzato il proprio sviluppo sulla valorizzazione delle proprie peculiarietà, come l’agricoltura, sempre più protagonista con le proprie declinazioni periurbane vista l’adiacenza con Milano”.
Carta di Matera
Costruire una nuova politica agraria partendo dal territorio e dal rapporto con gli enti locali, salvaguardia dei terreni, e valorizzazione dei prodotti agroalimentari locali. Sono alcuni degli obiettivi della “Carta di Matera” della Confederazione Italiana Agricoltori.
Alla base delle dichiarazione di intenti che la Cia chiede alle istituzioni di firmare c’è la richiesta di semplificare i rapporti tra gli agricoltori e le amministrazioni, e il rafforzamento delle infrastrutture civili, sociali e di servizio alle imprese, per favorire uno sviluppo equilibrato delle aree rurali che hanno meno servizi rispetto alle grandi aree urbane. Questo scenario deve avvenire frenando il consumo di suolo con centri commerciali e capannoni industriali, che stanno erodendo la superficie agricola in modo irreversibile. E’ necessario preservare paesaggio rurale, biodiversità agricola, risorse idriche, qualità dell’aria, sicurezza alimentare di questi beni comuni gli imprenditori sono i custodi per le generazioni future. Tra le iniziative previste nel patto c’è anche la promozione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari tipici.
L’agricoltura è una risorsa e una ricchezza inestimabile del nostro Paese, occorre rinnovare la consapevolezza delle sue funzioni essenziali e dei servizi che essa offre a beneficio di tutti, attuando un “Patto con la Società”.