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Monthly Archives: Luglio 2020

Dl Semplificazioni: Cia, norme più snelle e strumenti agili per settore

venerdì, 31 Luglio 2020 09:39

Testi Unici per settori produttivi, estensione ecobonus a fabbricati rurali e cessione credito d’imposta previsto da piano “Impresa 4.0”, tutte le richieste degli Agricoltori Italiani


Roma, 31 lug – Snellire le normative agricole attraverso la definizione di Testi Unici su settori chiave per il Made in Italy, come già fatto per il vino; consentire la cessione del credito d’imposta previsto dal piano nazionale “Impresa 4.0” agli agricoltori che ne sono beneficiari; estendere l’ecobonus al 110% anche ai fabbricati rurali; eliminare l’obbligo di denuncia dei depositi di carburante per usi privati, agricoli e industriali. Queste le richieste principali di Cia-Agricoltori Italiani al Governo, nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione del Dl Semplificazioni, ora al Senato.


Nel dettaglio, secondo Cia, sono più che mai necessari strumenti agili di semplificazione per il lavoro agricolo, da affiancare a uno snellimento delle norme, attraverso l’introduzione del Testo Unico anche in altri settori, come la zootecnia, per riunire in un unico atto tutte le regole e le disposizioni in materia, in modo snello e sistematico.


In una fase in cui la ripresa del sistema produttivo passa necessariamente anche per l’innovazione, è necessario consentire ai soggetti beneficiari del credito d’imposta del piano “Impresa 4.0”, tra i quali gli agricoltori, la possibilità di optare per la cessione, anche parziale, del credito stesso. Un’opzione strategica di semplificazione spiega Cia che potrebbe allargare la platea dei destinatari e ampliare gli investimenti in digitalizzazione, come previsto dal piano del Mise e in linea con le sfide del Next Generation Eu.


Per Cia, inoltre, è opportuno far rientrare nel super ecobonus al 110% anche i fabbricati agricoli (come stalle, depositi, magazzini) e gli agriturismi, sempre in un’ottica di riqualificazione ed efficientamento energetico anche a tutela dell’ambiente, con soluzioni ad alto contenuto tecnologico, dai cappotti termici alla domotica.


            Infine, per proseguire sulla strada della sburocratizzazione in agricoltura, Cia chiede la soppressione, con il Decreto Semplificazioni, dell’obbligo di denuncia dei depositi di carburante per usi privati, agricoli e industriali, per ora prorogato al primo gennaio 2021.

10 settembre: Welfare aziende agricole, esperienze a confronto

martedì, 28 Luglio 2020 12:14

 Welfare aziende agricoleIn collaborazione con la Casa dell’Agricoltura di Milano alle 9.30 presso  Cascina “La Forestina” a Cisliano, nel Parco Agricolo Sud Milano, ci sarà un convegno sulle esperienze dei primi due anni delle aziende agricole impegnate nella realizzazione di nuovo welfare per i propri dipendenti e per i territori in sui si trovano  SCARICA IL PROGRAMMA

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Agosto in città: mercati contadini aperti

martedì, 28 Luglio 2020 12:06

Sono 11 gli appuntamenti ad agosto tra Milano e provincia con la spesa dagli agricoltori Cia Provincia Centro Lombardia. Non ci saranno interruzioni per gli eventi con i prodotti freschi delle terre metropolitane di piazza Santa Francesca Romana, piazza San Nazaro in Brolo e piazza Durante in città, e per quello davanti al Castello Mediceo di Melegnano.

 

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Cia: subito legge su consumo di suolo. Agricoltura sempre più a rischio

venerdì, 24 Luglio 2020 12:41

In vent’anni persi oltre 2 milioni di ettari coltivati. Tutelare produzioni e territori


Roma, 22 lug – L’Italia perde ancora terreno e l’agricoltura del Paese rischia di arretrare all’avanzare di una cementificazione forsennata e pericolosa che danneggia produzioni e paesaggio, patrimonio fondamentale da tutelare con una legge ad hoc sul consumo di suolo. Così Cia-Agricoltori Italiani rilancia sull’urgenza di un intervento serio e circostanziato del Parlamento, nuovamente sollecitato anche dai dati diffusi oggi dall’Ispra: nel 2020 sono andati persi altri 57 chilometri quadrati di territorio nazionale, al ritmo di 2 metri quadrati al secondo.


In meno di vent’anni ricorda Cia la superficie edificata ha corroso oltre 2 milioni di ettari coltivati, cancellando il 16% delle campagne. Negli ultimi sette anni fino al 2019, sottolinea il rapporto Ispra, la perdita dovuta al consumo di suolo in termini di produzione agricola complessiva, ha raggiunto i 3,7 milioni di quintali per un danno economico pari a quasi 7 miliardi di euro. Nel dettaglio sono stati “cancellati” 2 milioni e mezzo di quintali di prodotti da seminativi, seguiti dalle foraggere (-710.000 quintali), dai frutteti (-266.000), dai vigneti (-200.000) e dagli oliveti (-90.000).


Senza contare ribadisce Cia che la mancata manutenzione del territorio, il degrado, l’incuria, la cementificazione selvaggia e abusiva, l’abbandono delle zone collinari e montane dove è venuto meno il fondamentale presidio dell’agricoltore, contribuiscono a quei fenomeni di dissesto idrogeologico che hanno reso ancora più fragile l’Italia e in quelle zone maggiormente vulnerabili e neanche ora al riparo dall’avanzare della copertura artificiale.


E da anni che Cia chiede una legge contro il consumo di suolo. E’ una sfida importante che vede protagonisti gli agricoltori come tutti i cittadini e che è tornata centrale anche ne “Il Paese che Vogliamo” progetto dell’organizzazione con al centro le potenzialità delle aree interne d’Italia. Serve per Cia un provvedimento basato su scelte consapevoli e di lungo respiro che guardano, oggi più di ieri, all’impatto sui cambiamenti climatici e al ruolo strategico riconosciuto all’agricoltura anche a livello europeo.

Vino: Cia, ok decreto su taglio volontario produzione per Doc, Igt e Docg

giovedì, 23 Luglio 2020 15:35

100 mln di aiuti per evitare calo prezzi e opportunità per miglioramento qualitativo. Ora grande progetto di rilancio che punti su promozione territori vitivinicoli


 Roma, 23 lug – Uno strumento molto atteso che arriva in soccorso delle aziende vitivinicole che puntano sulla qualità e che sono state fortemente penalizzate dal lockdown, con il forte rallentamento delle vendite del canale Horeca e dell’export, e un conseguente aumento degli stock di prodotto invenduto a ridosso della nuova campagna vendemmiale. Così Cia-Agricoltori Italiani commenta con soddisfazione la firma del decreto del Mipaaf, di concerto con il Mef, sulle disposizioni relative alle modalità di applicazione dell’articolo 223 del Dl Rilancio, che stanzia 100 milioni per il contenimento volontario della produzione e miglioramento della qualità dei vini a denominazione di origine e a indicazione geografica.


Anche se il decreto arriva quasi a fine luglio, con molte scelte già fatte da parte degli agricoltori, soprattutto per quanto riguarda l’uva bianca osserva Cia rappresenta un aiuto alle aziende, in particolare per migliorare la qualità del prodotto e regolare il mercato, evitando ripercussioni negative sul livello dei prezzi dei vini.


Come organizzazione agricola, Cia si impegna a diffondere in maniera capillare i contenuti del decreto, per permettere a tutti i vitivinicoltori interessati di fare domanda, non lasciando nessuno indietro.


La misura, che consiste nella rimozione parziale dei grappoli non ancora giunti a maturazione o la mancata raccolta di una parte di questi, ha come importi massimi per ettaro: 500 euro per uve destinate a vini IGT; 800 euro per uve destinate a vini DOC; 1.100 euro per uve destinate a vini DOCG.


Ovviamente sottolinea Cia il decreto da solo non basta a rilanciare un settore da 13 miliardi, di cui oltre 6 miliardi realizzati sui mercati esteri, così colpito dagli effetti del Covid-19. Serve lavorare su un “progetto Italia” in cui i vini dei territori siano protagonisti e facciano da traino al Made in Italy nel mondo. Per questo, bisogna orientare al meglio le risorse, puntando su promozione, OCM e internazionalizzazione.

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