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Monthly Archives: Maggio 2017

Federconsorzi: Cia, il passivo del nuovo sistema negli ultimi 5 anni ha prodotto perdite per 89 milioni d’euro

mercoledì, 31 Maggio 2017 08:06

Mentre gli agricoltori aspettano i fondi per ricostruire le aziende terremotate, con i soldi dei cittadini si foraggia un sistema fallimentare. 

Roma 25 maggio – Cia-Agricoltori Italiani nel chiedere l’immediato ritiro dell’emendamento 353 presentato dal Governo nella ‘mini- manovra’, con il quale riporta in vita un dissestato sistema dei consorzi agrari, che anche negli ultimi 5 anni ha prodotto una perdita di 89 milioni di euro. Si tratta di denaro di cittadini e agricoltori che viene sottratto all’agricoltura per perpetuare inefficienze e scandalose gestioni di un sistema dannoso per il settore primario.  I ​soldi stanziati nel Fondo potrebbero essere dirottati all’agricoltura nel suo insieme attraverso progetti di sviluppo e innovazione, favorendo la vera redditività delle imprese.

Da un’analisi preliminare condotta sui bilanci di:

  • 21 consorzi agrari;

  • 1.432 imprese private attive (cooperative e società di capitali), operanti nella distribuzione di mezzi tecnici per l’agricoltura e nella gestione di prodotti agricoli.

Nel quinquennio 2011-2015, la perdita d’esercizio cumulata dal sistema dei Consorzi agrari è stata pari ad 89 milioni di euro.

Circa la metà (40 mln di euro) verrà sanata, intanto, con la “minimanovra” del Governo Gentiloni.

Eppure, mentre nel 2015 i consorzi agrari perdevano 16,6 milioni di euro, le imprese private, che remuneravano i prodotti agricoli allo stesso livello di prezzo, guadagnavano 139 milioni di euro.

Tutto ciò mentre, lo scorso anno:

  • I prezzi pagati agli agricoltori hanno perso il 5%

  • I redditi agricoli italiani sono crollati dell’8% a fronte di una media UE del -2%.

  • In un contesto di leggera ripresa dell’economia nazionale l’agricoltura ha ceduto il 5% del suo valore aggiunto.


Consorzi Agrari: risultato del conto economico (mln di €)

Consorzi Agrari: risultato del conto economico (mln di €)

Federconsorzi: Cia chiede immediato ritiro emendamento che rifinanzierebbe sistema consorzi agrari

venerdì, 26 Maggio 2017 10:41

Mentre gli allevatori terremotati aspettano i fondi per ricostruire le stalle e sono in ritardo le liquidazioni delle pratiche Pac, si tenta di fare rivivere, con soldi pubblici, un sistema marcio. 

Roma 25 maggio – La Cia – agricoltori italiani chiede l’immediato ritiro dell’emendamento 353 presentato dal Governo sul provvedimento ‘mini- manovra’, con il quale si prova a far rivivere il dissestato sistema dei consorzi agrari, quel che è rimasto dell’impero dai piedi di argilla della Federconsorzi commissariata e liquidata ben 25 anni fa.

Con un blitz il deputato ha inserito, infatti, un emendamento che, con la cifra di 40 milioni di euro, come partenza, istituisce il Fondo presso l’Ismea per la ristrutturazione dei debiti contratti dai Consorzi agrari in amministrazione ordinaria nei confronti del sistema creditizio.

‘’Denaro pubblico, denuncia il Presidente della Cia, Dino Scanavino, che viene sottratto all’agricoltura per perpetuare inefficienze e scandalose gestioni di un sistema obsoleto e inutile per il settore primario. Questi soldi potrebbero essere dirottati all’agricoltura nel suo insieme attraverso progetti di sviluppo e innovazione, favorendo la vera redditività delle imprese’’.

Lo spreco alimentare, oggi più di ieri meno di domani

mercoledì, 24 Maggio 2017 08:40

Lo spreco alimentare non è solo una questione di cibo. Per arrivare sulle nostre tavole, gli alimenti di cui ogni giorno ci nutriamo, hanno visto l’investimento di numerose risorse naturali con un altrettanto impatto ambientale. Diamo una seconda vita alle nostre dispense.

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Per Corti e Cascine domenica 21 maggio 2017

martedì, 16 Maggio 2017 16:06

Per Corti e CascineCia – Turismo Verde Lombardia: domenica 21 maggio la ventesima edizione di Per Corti e Cascine, all’insegna della multifunzionalità in agricoltura, della tradizione e dell’innovazione  >>> Scarica il programma in PDF<<<

A Milano Chiesa Rossa un convegno sullo spreco alimentare, il mercato contadino e attività didattiche per adulti e bambini. Itinerari con visita alle aziende agrituristiche nelle campagne mantovane, bresciane e cremonesi

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Pomodoro italiano: Cia, contratto subito o sarà guerra della passata e dei pelati

giovedì, 11 Maggio 2017 15:12

Accordo lontano tra produttori nel centro sud e industria. Si teme la deregulation del comparto con conseguenze gravi per export, import e qualità del prodotto destinato ai consumatori.

 

Rimini 10 maggio - Pasta al burro e pizza bianca, il mercato detterà la dieta italiana del 2018. Perché i produttori di pomodoro sono sul piede di guerra ed è lontano l’accordo sul contratto che regola la sua commercializzazione. Distanti le parti, con una forbice di 30 euro per tonnellata, tra domanda e offerta. Un abisso che se non verrà colmato scatenerà una deregulation nel comparto, con tutti i rischi connessi. La Cia-Agricoltori Italiani dal Macfrut di Rimini (la principale fiera specializzata del settore) denuncia una situazione che si sta facendo esplosiva sui campi. Gli agricoltori ,spiega l’organizzazione,  si sono indebitati per impiantare le coltivazioni, e in assenza di un contratto non sanno se riusciranno a coprire i costi di produzione affrontati. A circa 2 mesi dall’avvio della raccolta del pomodoro, con le piante già a dimora ,continua la Cia,  tutte le aziende del centro sud del Paese non hanno alcun riferimento e si teme il caos nel comparto. Secondo quanto si apprende l’industria offrirebbe tra gli 82 e gli 87 euro per tonnellata, cifra irricevibile dai produttori che non possono scendere sotto i 95 euro per la varietà tonda (quella destinata alla passata) a 105 euro per quella lunga (idonea alla trasformazione in pelati).   Lo strumento del contratto ,evidenzia la Cia, è l’elemento di garanzia, che va anche oltre gli aspetti commerciali, infatti le regole sono propedeutiche anche per tracciare la qualità del prodotto. Quindi, di quel pomodoro che finirà nelle scatole destinate alla vendita per i consumatori.  Non vorremmo dover dare indicazioni ai consumatori di prediligere la pasta o la pizza senza il suo condimento “principe”, perché quest’anno i barattoli conterrebbero solo prodotto turco, tunisino o cinese.  La situazione è calda, è in ballo la tenuta di un comparto che muove oltre 3 miliardi di fatturato annui, per una superfice coltivata che supera i 30 mila ettari. Aziende che generano 2,4 milioni di tonnellate di pomodoro, creando lavoro, tra fissi e stagionali, per circa 20 mila persone solo al Sud, dove si concentra più del 53 per cento della produzione totale. Per tali motivi, per l’importanza che questa produzione assume nell’equilibro del tessuto socio economico del meridione d’Italia, “la Cia-Agricoltori Italiani chiede un’assunzione di responsabilità delle parti, l’immediata riapertura delle trattative in un tavolo di confronto basato sulla trasparenza. Non sarebbe tollerabile ,conclude la Cia,  favorire comportamenti speculativi e lasciare gli agricoltori al loro destino fallimentare”.

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